AGRINOVA nasce nell’anno 1958, grazie al socio fondatore dott. agr. Pier Luigi Ferrario, il quale, per primo, pensò di utilizzare tessuti plastici per l’impiego agricolo. Grazie alla collaborazione di eminenti ricercatori, tra i quali il premio Nobel per la chimica prof. Natta, furono messe a punto speciali formulazioni che consentono al nostro prodotto di avere una elevata durata nel tempo.

Negli anni ‘70 entra a far parte della società il figlio Stefano, che grazie alla sua lungimiranza inizia a promuovere l’importanza delle reti nel settore agricolo portando AGRINOVA oltre oceano.

Negli anni ‘80 e ‘90, con l’ampliamento dei mercati dell’emisfero sud, AGRINOVA ha allargato la sua produzione per poter così avere il lavoro costante tutto l’anno ed avere sempre pronta merce per qualsiasi esigenza dei propri clienti.

Attualmente l’azienda è gestita dal nipote Pierluigi, che con grande piacere ed orgoglio afferma l’avanzamento sempre più positivo della società per la terza generazione essendo arrivati a vendere più di 5.000 ettari di reti per uso agricolo con clienti sparsi nel mondo in oltre 40 nazioni.

La rete è oggi la migliore protezione, sia dal punto di vista economico che produttivo e di minimo impatto ambientale.

AGRINOVA si inserisce in questo contesto trovando una soluzione all’avanguardia atta a garantire negli anni una protezione costante e duratura.

I continui investimenti nelle più moderne tecnologie e la scelta dei migliori materiali reperibili nel mercato, hanno permesso all’azienda di essere oggi una delle società più solide e affidabili nel settore a livello globale.

Dalla fondazione della società, nel lontano 1958, AGRINOVA ha sempre lavorato per ottenere un prodotto di qualità, all’avanguardia ed economicamente competitivo. Da quei giorni ad oggi, gli sforzi sono stati premiati e i prodotti AGRINOVA si sono diffusi in ogni parte del globo.

Questo successo aziendale è ancora oggi confermato dall’apprezzamento e dalla stima che l’azienda riceve dai clienti e dalla continua espansione verso nuovi mercati.